Per civiltà e sicurezza i giardini Carducci vanno protetti
Al di là del parcheggio selvaggio tollerato - caratteristica perugina che ci mette ai primi posti della maleducazione tra le città storiche - la cosa espone a rischi le zone pedonali
Giorni fa segnalammo che i paletti che proteggavano dalle auto i Giardini Carducci non erano più al loro posto. Facendo notare che i fori per alloggiare i paletti erano stati tappati e che questo faceva pensare fosse una scelta amministrativa Qualcuno commentò dicendo che era in quel modo per un raduno di auto d'epoca, mostrando foto con le auto. Stamattina la situazione era la stessa, niente paletti, fori tappati con il cemento, Giardini incustoditi alla mercé di chiunque, maleducato o malintenzionato che fosse. Ripetiamo che al di là del parcheggio selvaggio tollerato - caratteristica perugina che ci mette ai primi posti della maleducazione tra le città storiche piccole-medie - la cosa espone a rischi chi frequenta zone pedonali. Come, purtroppo, abbiamo potuto constatare, le zone pedonali sono le più esposte a rischio terrorismo, e l'antidoto ad esso sono le barriere antitraffico tipo i paletti che proteggevano i Giardini Carducci. Quindi, risegnialiamo a sindaco e prefetto la situazione. Sperando che riflettano anche sul fatto che obbiettivo sensibile è il palazzo che ospita la Prefettura e delimita i giardini, cosa che rende ancor più indispensabile il ripristino dei paletti antitraffico.
Perugia, Umbria, Mondo
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