29/03/2024
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GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.12 - maggio 2009

Venerdì 12 giugno ore 21.00 c/o Naturalmente via Cortonese 66/A
Presentazione della monografia con il dr. Giovanni Vantaggi, coautore e medico di famiglia a Gubbio 


Strategie di prevenzione primaria e di promozione della salute

Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia

E’ stata pubblicata la monografia ISDE Italia "Gestione dei rifiuti e rischi per la salute". Il costo del volume in libreria è di € 25,00 mentre dal sito della casa editrice C.G. Edizioni Medico Scientifiche http://www.cgems.it/inside3.aspx?ch=i.cat.dett&idCat=1.1.5&idCol=7&pCod=2785 è di € 20,00 + spese di spedizione (circa € 6).

Quella del cosiddetto smaltimento dei rifiuti è una storia paradossale e paradigmatica. La stessa definizione di smaltimento dei rifiuti è discutibile. La natura, infatti, non produce rifiuti: ricicla tutto. Non solo la biosfera, ma l’intera ecosfera consiste di un flusso di eventi e quindi di energia/materia che continuamente si trasforma.

Sul piano chimico-fisico questa continua trasformazione risulta -almeno nelle attuali rappresentazioni, nate nell’ambito della moderna termodinamicadispendiosa: in un sistema chiuso/isolato (e su un piano teorico l’intero “universo visibile” può essere concepito come tale) l’energia totale è costante e l’entropia (il disordine) in continuo aumento.

In ambito biologico il discorso è più complesso, in quanto l’informazione inserita nel sistema permette ad alcuni sottoinsiemi di evolvere, apparentemente in senso contrario, costruttivo e anti-entropico. In termini generali quanto sopra enunciato può essere sintetizzato -almeno nell’ambito della termodinamica classica- in questi termini: non solo non si può “creare” nuova energia, ma ogni trasformazione comporta una dissipazionee l’irreversibilità di tali processi è dovuta alla definitiva inutilizzabilità della quota di energia trasformatain calore. Una delle conseguenze di tale principio è che ogni processo locale di accelerazione contribuisceall’incremento dell’entropia/disordine globale; un’altra conseguenza è che non esiste la macchina monoterma/perfetta in grado di riconvertire il calore in lavoro.


GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE

Strategie di prevenzione primaria e di promozione della salute

A cura di Antonio Faggioli e di Ernesto Burgio – ISDE Italia


INTRODUZIONE AL TEMA

Ernesto Bugio, Roberto Romizi.

PARTE PRIMA – GLI ASPETTI GENERALI

Il ruolo e le responsabilità degli “esperti della salute”: aspetti etici e professionali.

Giuseppe Miserotti.

Ecologia, sostenibilità e salute nella gestione ambientale.

Federico Balestreri, Pierluigi Viaroli.

Natura, combustioni, rifiuti, decrescita.

Gianni Tamino.

Biologia ed economia.

Giorgio Nebbia.

PARTE SECONDA – IL QUADRO DI RIFERIMENTO

La gestione dei rifiuti nella normativa italiana ed europea.

Michelangiolo Bolognini.

Piani energetici e piani dei rifiuti regionali.

Vincenzo Migaleddu, Ferdinando Laghi, Gianfranco Porcile.

Le diverse tipologie di rifiuto previste dalle norme.

Vincenzo Migaleddu, Matilde Chessa.

Impatti ambientali nella gestione dei materiali post consumo.

Federico Valerio, Giovanni Vantaggi

I mezzi oggi a disposizione per una valutazione legale e parziale del danno da inquinamento.

Giovanni Ghirga.

Le buone pratiche nella gestione dei materiali post-utilizzo.

Patrizia Gentilini, Celestino Panizza, Manrico Guerra

PARTE TERZA - L’IMPATTO SULLA SOCIETA’ E SULLA SALUTE PUBBLICA.

Le criticità sociali, economiche ed energetiche.

Gianfranco Porcile, Ferdinando Laghi, Vincenzo Migaleddu.

Gli inquinanti e il loro comportamento nell’ambiente.

Matilde Chessa, Nicola Culeddu, Mauro Marchetti, Vincenzo Migaleddu.

Inceneritori e danni alla salute umana.

Patrizia Gentilini, Michela Franchini.

Biomonitoraggio delle popolazioni animali di interesse zootecnico e veterinario.

Francesca Ciotola, Carlo Ferrara, Maria Luisa Stirpe, Vincenzo Peretti.

Salute pubblica e inceneritori di rifiuti: principio di precauzione, principio di prevenzione, significatività

statistica e recenti evidenze epidemiologiche.

Valerio Gennaro, Patrizia Gentilini.

PARTE QUARTA – LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE.

Percezione sociale del rischio, comunicazione sul rischio, partecipazione democratica.

Un nesso inscindibile di concetti e di pratiche.

Stefano Beccastrini.

Il principio di precauzione e la gestione dei rifiuti.

Paolo Lauriola

La gestione dei conflitti.

Michelangiolo Bolognini, Giovanni Ghirga, Mauro Mocci.

PARTE QUINTA – CONCLUSIONI E PROSPETTIVE.

Per una valutazione ecosistemica e bioevolutiva dell’impatto ambientale e sanitario.

Ernesto Burgio.

Le raccomandazioni ai decisori politici, ai professionisti della salute e dell’ambiente, ai cittadini.

Antonio Faggioli




Inserito martedì 28 aprile 2009


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