I bambini non sono trasparenti
Ma che società è una società che è indifferente ai bambini, in particolare ai più deboli tra essi?
Sono rimasta molto colpita dall'articolo sui bambini che non vanno trascurati, specialmente nella parte nella quale si accenna a quelli “il cui percorso è storto”. È così; ce ne sono. Sono quelli che hanno l'insegnante di sostegno per i quali diventa difficile fare lezione da remoto. Penso alle ragazzine con disturbi alimentari. A chi ha malattie più o meno gravi. Ai bambini che usufruivano delle cure del centro dedicato loro al “Grocco” di Perugia. Agli autistici e autistiche. Fino a questo momento che sto scrivendo non ho sentito una parola della politica rivolta loro né ai bambini e bambine in generale (il diritto di poter giocare all'aperto e in sicurezza per esempio) né a chi ha un “percorso storto”. Né da Presidente della Regione, né dal sindaco di Perugia, né da altre o altri ho sentito un pensiero per loro tanto meno ho letto di decisioni prese. Trasparenti. Ma che società è una società che è indifferente ai bambini, in particolare ai più deboli tra essi? Ma veramente pensano che debbano essere lasciati solo alle cure dei genitori e dei nonni?
Francesca Berioli
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