Ho trovato nella cassetta della posta la piccola busta gialla che conteneva il quadernetto di Walter Cremonte, Dieci poesie per gli amici.

Dieci poesie che sono una storia, una vita poetica, raccontata con la lingua sussurrata e quotidiana che è tipica di Walter, che d'un tratto, con lo scarto di una parola, di un passaggio, rivela lo spessore e la profondità del suo sentire più intimo.

E nel testo, sotteso all'apparente parlare comune, un continuo rimando alla poesia, soprattutto novecentesca, che raddensa come solido retroterra le parole dell'incertezza, del dubbio, che in realtà sono parole di possibilità, di apertura.

La dedica è "Al ricordo carissimo e vivo di Salvatore Lo Leggio", il primo degli amici, della cui fine cultura e sottile ironia sentiamo la mancanza.

Più bel regalo non potevo ricevere.