Aggressioni omofobe in tutta Italia
...e la Lega esprime solidarietà a chi vuole affossare il Ddl Zan
Perugia – Un ragazzo di 18 anni si suicida per i continui soprusi, un altro di 12 anni viene picchiato mentre si reca all'Orgoglio, altre tre aggressioni a Milano nello stesso giorno. Questa è la situazione della violenza omo-transfobica in Italia in un solo fine settimana. Una situazione che vede ormai episodi di intolleranza quotidiana in tutta la penisola. Nel frattempo, arriva puntuale la solidarietà del capogruppo della Lega in Umbria, Stefano Pastorelli. Ma non alle vittime di tale violenza, bensì alle persone che stanno manifestando contro l’approvazione della legge che questa violenza dovrebbe combatterla e prevenirla. «Se nel nostro paese fa più scandalo un Gesù arcobaleno che un ragazzo morto suicida o un altro picchiato per il solo fatto di andare ad un Orgoglio, abbiamo veramente un grosso grosso problema – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos Lgbti – ci chiediamo con che coraggio il capogruppo della Lega in Umbria riesca ad esprimere solidarietà ad un gruppetto di integralisti che manifestano per bloccare una legge che ha proprio l’obiettivo di proteggere da violenza e soprusi, mentre tace sulle continue aggressioni e violenze che si susseguono in tutto il paese. Pensavamo ci fosse un limite alla decenza e alla vergogna, ma la Lega in Umbria lo sta superando ampiamente». Il disegno di legge contro l’omo-transfobia, la misoginia e l’abilismo, detto anche Ddl Zan, dopo essere stato approvato lo scorso autunno alla Camera dei Deputati, è ora in attesa di essere discusso in aula al Senato, bloccato in Commissione Giustizia da decine di audizioni strumentali chieste proprio dalla Lega, con l’obiettivo palese di boicottare e far naufragare il testo. La norma, che contiene per gran parte proposte attive di prevenzione che educhino e sensibilizzino al rispetto verso tutte e tutti, include anche l’estensione delle aggravanti previse dalla Legge Mancino, già in vigore per i reati d’odio verso la razza, l’etnia o la religione, anche all’orientamento sessuale, all’identità di genere e al genere. Nessun bavaglio, nessuna limitazione della libertà di espressione e nessuna norma speciale per omofobia e transfobia, ma solo l’estensione di quello che già oggi è in vigore per i reati d’odio in ragione, ad esempio, del credo religioso. «Che i fedeli umbri si sentano offesi da una persona che sta protestando pacificamente per la missiva inviata dal Vaticano contro il Ddl Zan, come suggerisce Pastorelli, è surreale – continua Bucaioni – soprattutto quando la missiva diplomatica rappresenta una vera e propria ingerenza, sulla quale è dovuto intervenire anche il Presidente del Consiglio Draghi, riaffermando che l’Italia è un paese laico e le leggi le fa il Parlamento, non di certo uno stato estero. Siamo sicuri che i fedeli umbri si sentano decisamente più offesi dalla violenza verso le persone omosessuali e transessuali. Non a caso, dai recenti sondaggi, la percentuale dei favorevoli all’approvazione del Ddl Zan si aggira intorno al 70%.» «Occorre anche ricordare che la Lega non ci ha pensato due volte a fregarsene delle posizioni del Vaticano quando gli si chiedeva di fermare la strage di migranti nel Mediterraneo e ripristinare un sistema di accoglienza civile e solidaristico. Ora invece si erge a paladina dei valori cristiani, interpretati ovviamente in maniera faziosa. Ci sarebbe da ridere se non ci fossero di mezzo le vite, la salute e l’incolumità dei cittadini e delle cittadine del nostro paese.» stampa@omphalospg.it
Omphalos Lgbti
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