24/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Assisi: la politica al tempo del civismo
@sinistra non è nata per governare Assisi, ma per essere un momento ed un riferimento locale di un processo di riaggregazione di una sinistra dispersa, frantumata, delusa che è in difficoltà nel mondo ed in Italia

Il risultato elettorale delle elezioni comunali 2021 di Assisi, per @sinistra e per il sottoscritto che ne era il candidato sindaco, sono molto deludenti, anzi marcano una sconfitta rispetto all'obiettivo prefisso di ottenere un consigliere comunale per cui occorreva una percentuale decisamente maggiore, per raggiungerlo, rispetto al nostro 3,17%, 467 elettori che ringraziamo.
Questo risultato è però uno dei migliori raggiunti nei vari comuni italiani, in cui si votava, dalla sinistra che noi rappresentiamo, che oggi è in grave crisi e molto frammentata. Questo però non ci consola perché noi ci aspettavamo un risultato di molto maggiore, stando anche ai sondaggi che circolavano ed agli umori che percepivamo, oltre alle tante dichiarazioni di voto che abbiamo avuto a nostro favore.
La realtà è stata un'altra e senza problemi e giustificazioni la analizziamo.
Perché questa distanza tra l'attesa ed il risultato finale?
Moltissimo ha influito, come al solito, la campagna elettorale, soprattutto nell'ultima fase, per il voto utile fatto dalla coalizione del cosiddetto "centrosinistra" per impedire la vittoria del centrodestra, anzi destra perché a trazione Lega e Fratelli d'Italia.
Alla luce dei risultati questo pericolo non c'era, visto che la differenza dei voti tra la Proietti e Cosimetti è stata di ben 1.350 (7.401 contro i 6.251 del candidato della destra), ma è stato talmente sbandierato che molti elettori, anche di sinistra, lo hanno ritenuto reale ed hanno fatto una scelta diversa dalla nostra per fare argine ed impedire che ciò avvenisse.
Oltretutto noi abbiamo dimostrato di avere uno scarso radicamento in molte frazioni.
Possiamo aggiungere che non paga, elettoralmente, il nostro volontario rifiuto di logiche di marketing politico (carrelli, vele, cene, aperitivi, manifesti giganti, pubblicità su siti e giornali, ecc..) con eccessivi costi, per noi immorali, vista la difficile situazione economica di centinaia e centinaia di famiglie assisane.
Per trasparenza vi diciamo che noi abbiamo speso 5.362 euro, di cui 3.700 per spedire a casa di 11.108 famiglie il nostro programma elettorale sintetico. Fate voi la differenza con le decine e decine di migliaia di euro spesi da altri candidati essenzialmente per pubblicizzare sé stessi e non i contenuti.
La personalizzazione della politica, che noi abbiamo rifiutato, era già presente nel nome delle liste di tutti i candidati sindaci con la loro proprietà. Infatti 5 erano dedicate a Fasulo, 2 erano con il nome della Proietti e una ciascuno targata Cosimetti e Sannipola.
Le liste non rappresentano più idee e organizzazioni sociali ma singoli individui.
Inoltre abbiamo assistito a carrellate di uomini politici Salvini, Conte, Giorgetti, Bersani, Sileri, Nardella ecc.. venuti ad Assisi a sostegno dei candidati maggiori ed anche questo ha fatto presa nell'immaginario collettivo.
Detto questo di noi però non possiamo non dire che le elezioni le ha vinte il sindaco Stefania Proietti alla quale facciamo i complimenti pubblici e l'augurio di buon lavoro per il bene di Assisi e le hanno perse quasi tutti gli altri.
Ha vinto la Proietti non solo perché non c'è stato nemmeno il previsto ballottaggio, anche se solo per 35 voti, ma perché ne ha riportati 849 più della sua coalizione e perché ha imposto il civismo delle sue due liste alla politica dei due partiti nazionali che l'appoggiavano PD e M5S (3.691 voti complessivamente contro 2.861 delle altre due) ed avrà la maggioranza, nella maggioranza, in consiglio comunale ed in giunta, cosa che non ha avuto nella precedente legislatura e potendosi permettere quindi di fare ciò che vuole.
Il bottino che porta a casa non è male, anche se deve fare i conti con l'astensionismo che in 5 anni è aumentato del 4,53%. In totale non sono andati a votare ben 7.915 elettori e quindi i voti presi dalla Proietti sono solo il 32,09 dei voti complessivi. Cioè i due/terzi dei cittadini di Assisi non hanno sostenuto il sindaco vittorioso e questo dovrebbe essere materia di riflessione per lei, per la sua coalizione, ma anche per tutte le altre forze politiche e sociali.
Le ha sicuramente perse il centrodestra che era convinto di vincerle e di riconquistare Assisi, che avevano governato per 20 anni dal 1997 al 2016.
Dentro questo schieramento ha perso e nettamente la Lega che rispetto alle elezioni regionali del 2019 lascia ad altri ben 3.902 voti ed un clamoroso -30% (1.773 voti oggi contro i 5.675 di due anni fa e 13,02% vs 43,0% precedente). Una scoppola sonora mitigata dai 2 consiglieri presi (uno di discendenza dinastica) che non avevano.
E Forza Italia non è da meno perché per la prima volta dopo tanti anni non avrà più un suo rappresentante in consiglio comunale. Pochi voti, 845, e 6,21% nonostante l'apporto e la donazione di sangue delle truppe (poche, visto il risultato) di Unione di Centro-Progetto Assisi dell'ex sindaco facente funzioni Tonino Lunghi e dell'ex consigliere transfuga Luigi Bastianini.
Sconfitte le ambizioni extraterrestri di Fasulo e quelle senza radicamento sociale di Sannipola con una lista in buona parte extracomunale.
Ma non sono rose e fiori nemmeno nella coalizione vincente.
Il M5S, che ha concluso la sua alternatività accomodandosi con la speranza di uno strapuntino nella maggioranza, perde 905 voti e 5,16% (aveva 1.439 contro i 634 attuali e passa dal 9,81% al 4,65%, ma il candidato sindaco Leggio aveva 283 voti in più del simbolo e l'11,15%). Insomma perdere più della metà del proprio elettorato è una sonora bocciatura.
Il PD, di cui non abbiamo avuto molte notizie della sua esistenza nei 5 anni di legislatura, ha in realtà guadagnato 1,24 in termini percentuali (17,09% contro il 15,85% del 2016) ma solo perché è calato il numero dei votanti. Infatti in voti assoluti è rimasto identico con 2.327 contro i 2.323 di cinque anni fa, ma aveva avuto 2.469 voti e 18,7% alle regionali 2019. Però perde ben 2 consiglieri comunali sui 6 che aveva ed almeno un assessore, se non due.
La sindaca grazie all'ottimo risultato delle due sue liste civiche, in particolare Assisi Domani che prende 2.584 voti e il 18,97%, ha in mano il boccino per scegliere la giunta che vuole, e ovviamente da buona cattolica, fedele e osservante, per non ripetere gli errori dei 4 assessori cambiati nel quinquennio precedente. I voti dei cattolici sono finiti nel suo carniere e anche questo ha contribuito a fare la differenza con il centrodestra.
Noi abbiamo perso, ma il nostro progetto politico prosegue. La nostra identità è chiara sia graficamente che come contenuti. Siamo una forza autonoma, alternativa e autosufficiente e non abbiamo bisogno di nasconderci, come altri, e scomparire nel PD.
@sinistra non è nata per governare Assisi, ma per essere un momento ed un riferimento locale di un processo di riaggregazione di una sinistra dispersa, frantumata, delusa che è in difficoltà nel mondo ed in Italia. Questi sono i nostri legami e le nostre radici e a questo mondo, che va ben al di là di Assisi, siamo legati e cerchiamo di dare un contributo, partendo dal lavoro politico sul nostro territorio.
La nostra sinistra non vive senza conflitto sociale, senza autorganizzazione dei cittadini sui problemi sociali, e l'assenza di ciò nel nostro comune l'abbiamo pagato anche elettoralmente, per noi che non privilegiamo il terreno istituzionale ed elettorale come lavoro politico.
Non siamo scomparsi, come tutti gli altri che non sono entrati in consiglio comunale, dopo le elezioni del 2016 e non lo saremo dopo queste del 2021.
"Ben scavato vecchia talpa" diceva Karl Marx.



Luigino Ciotti, Candidato sindaco @sinistra


Inserito sabato 16 ottobre 2021


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