Che disatro la sanità umbra!
E in che mani disatrose è finita! Non sono nemmeno come le tre scimmiette che una non parla, una non vede, una non sente. Ognuno di loro contemporaneamente non vede, non parla, non sente
Tra la Presidente della Giunta regionale Tesei e il suo assessore alla sanità Coletto venuto dal Veneto è una gara a chi risolve meno problemi.
Anche il Sindaco di Perugia Romizi che, pur non essendo direttamente coinvolto nella gestione sanitaria, come sindaco della città capoluogo, la più popolosa dell'Umbria, sede di una grande azienda ospedaliera e di una Usl, dovrebbe - se non altro perché sono le due aziende più importanti della città e si occupano della salute dei suoi concittadini - comunque sentirsi coinvolto nella gestione sanitaria, essere informato della situazione e pretendere che i tanti e perenni nodi irrisolti invece di aggrovigliarsi sempre di più si risolvano. Invece nulla. Non sanno cosa dire e se dicono qualcosa basta essere un ex coordinatore infemieristico come il sottoscritto in pensione da più di dieci anni per rendersi conto che le loro parole sono vuote e non hanno la minima idea di sanità e salute. Non sono nemmeno come le tre scimmiette che una non parla, una non vede, una non sente. Ognuno di loro contemporaneamente non vede, non parla, non sente.
Vanni Capoccia
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