23/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Rete Natura 2000: comportamento incoerente della Regione Umbria
Disattende al proprio ruolo di garantire il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat

 

In Umbria viene sistematicamente tollerato il mancato rispetto delle principali norme a tutela degli ecosistemi acquatici: da quelle sul minimo deflusso vitale dei corpi fluviali, alla procedura obbligatoria della Valutazione di incidenza ambientale.


Concorrere all’applicazione delle norme nazionali ed europee per la conservazione della biodiversità, proteggere la natura e ripristinare habitat e specie: questo è il compito delle Regioni e ciò che dovrebbero fare a cominciare dalla rete di zone giuridicamente protette sottoposte a protezione rigorosa, come la Rete Natura 2000.

Questa la teoria, nella pratica Regione Umbria e Amministrazioni locali troppo spesso disattendono alle loro funzioni, chiudendo occhi e orecchie.


“In Valnerina in particolare vengono sistematicamente disattese le norme a tutela degli ecosistemi acquatici – denuncia Legambiente Umbria – Ci siamo più volte trovati a segnalare all’Assessore, agli Uffici e alle stazioni locali dei Carabinieri forestali il mancato rispetto delle concessioni idriche e dei minimi deflussi vitali. Si assiste, proprio nei siti della Rete Natura 2000, a tagli di vegetazione, modifica dei luoghi e allo svolgimento di attività sportive, gare e manifestazioni senza il procedimento obbligatorio della Vinca. Viene tollerato, nell’assoluto silenzio, il mancato rispetto dei regolamenti vigenti. Allevamenti intensivi continuano a smaltire illegalmente i loro liquami nel fiume, causando gravi fenomeni di inquinamento e i cronici problemi al lago di Piediluco. Non mancano scarichi abusivi e impianti di depurazione mal funzionanti. Spesso sono gli stessi enti locali e quelli preposti alla manutenzione del territorio a derogare dalle norme in nome di interventi di somma urgenza, che di urgente non hanno nulla, visto che vengono programmati con largo anticipo”.

 
“Da una parte la Regione Umbria destina importanti risorse ed energie ai progetti LIFE sulla conservazione della biodiversità – continua l’associazione ambientalista - dall’altra disattende al proprio ruolo di garantire il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat, non facendo applicare le leggi e regolamenti”.

 
“Questo atteggiamento da parte della Regione Umbria non è più tollerabile – è il monito di Legambiente Umbria – occorre un impegno chiaro e netto per conservare adeguatamente la Rete Natura 2000 e i parchi regionali dell’Umbria, sempre più fragili anche a causa dei cambiamenti climatici. Ricordiamo alla Regione Umbria che l'ampliamento delle zone protette e la loro conservazione è anche un imperativo economico: numerosi studi e dossier dimostrano che i benefici di Natura 2000 sono valutati in Europa tra i 200 e i 300 miliardi di EUR all'anno. Si prevede che il fabbisogno di investimenti della rete generi fino a 500.000 nuovi posti di lavoro sempre a livello europeo”. 

 

Cosa è la Rete Natura 2000

Rete Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

La rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (Zsc) e dalle Zone di Protezione Speciale (Zps) istituite per la conservazione degli uccelli selvatici.

In Umbria sono presenti 102 siti Natura 2000 di cui 97 ZSC e 5 ZPS.

 

Cosa è la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.)

È una delle misure più significative per la conservazione della Rete Natura e che è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano, programma, progetto, intervento o attività che possa avere incidenze significative su un Sito Natura 2000.

Se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce lo strumento per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie ed uso sostenibile del territorio.
 



Legambiente Umbria

Inserito venerdì 11 novembre 2022


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