Ora decidiamo noi!
18 novembre: giovani e studenti in sciopero in tutta l'Umbria: “Non è possibile andare avanti così, con una Giunta Regionale che casca dal pero allo scoppiare di nuove crisi”
Al grido di “Ora decidiamo noi!” giovani, studenti dell’università e delle scuole superiori scenderanno nelle piazze delle maggiori città dell’Umbria. In adesione ad una mobilitazione che coinvolgerà tutte le città del Paese promossa dai sindacati degli studenti e le loro rappresentanze.
Enea Spilla, coordinatore dell’Unione degli Studenti Umbria, spiega i motivi della manifestazione a livello nazionale: "Ora decidiamo noi perché è il momento che agli studenti e alle studentesse venga data voce in capitolo sulle questioni che li riguardano. A partire dalla rappresentanza studentesca fino a una nuova legge nazionale sul diritto allo studio, passando per i PCTO, il 18 Novembre porteremo in piazza le nostre rivendicazioni".
In Umbria le rivendicazioni principali su trasporti e benessere psicologico: "La mancanza di tratte, gli orari scomodi e il rincaro dei biglietti Trenitalia per le tratte umbre, sono un disservizio e una spesa insostenibile per pendolari e famiglie che già a malapena riescono ad arrivare alla fine del mese. L’inchiesta fatta sul benessere psicologico tra gli studenti umbri ci restituisce quanto questa tematica sia sottovaluta e sia necessario un serio investimento su servizi e formazione da parte delle scuole e della regione”
Nicola Cardinali, coordinatore di Link Coordinamento Universitario Perugia, denuncia una grave mancanza di progettualità da anni da parte delle istituzioni regionali e territoriali, che sarebbero responsabili della crisi abitativa ancora in corso e di tutti le problematiche che ne sono conseguite.
“Non è possibile andare avanti così, con una Giunta Regionale che casca dal pero allo scoppiare di nuove crisi”- afferma Cardinali. ”Mentre in pieno regime di DaD (didattica a distanza), Regione e Comune sbandieravano orgogliosamente l’aumento di iscrizioni all’Università di Perugia di diverse migliaia di unità, abbiamo lanciato l’allarme sulle conseguenze della mancanza di un piano per quando ci sarebbe stato un rientro in presenza. Abbiamo chiesto per un anno intero un tavolo di confronto che non ci è mai stato dato.
I fondi di emergenza stanziati poche settimane fa sono insufficienti, riguardano a malapena coloro che sono rimasti fuori dagli alloggi gratuiti. C’è una grandissima fetta della popolazione studentesca che non rientra nel diritto alla gratuità, ma che a causa degli attuali costi degli affitti e l’aumento delle bollette non può permettersi di venire in città”.
“La situazione emergenziale che descriviamo- conclude Alice Spilla per Una Regione Per Restare- è la conseguenza inevitabile delle scelte politiche operate dall’amministrazione Tesei, la cui costante, durante tutto il mandato, è stata l’assenza o l’insufficienza del dialogo con giovani e studenti. Diventa ancora più evidente osservando come all’incontro di apertura della fase di concertazione del DEFR, mancassero interamente rappresentanze del mondo giovanile e studentesco, ancora una volta allontanato dalle decisioni cruciali sulla nostra terra. Invertire completamente la rotta intrapresa e farlo con le parti sociali, è l’unica misura per contrastare l’emorragia di giovani che da anni sono costretti a fuggire dalla loro regione, derubati della possibilità di costruire un progetto di vita solido e fuori dalla precarietà; venerdì 18 saremo in piazza anche per riappropriarci del nostro diritto a restare.”
Qui di seguito i contatti e le informazioni per ciascuna piazza:
PERUGIA Concentramento: Piazza Partigiani, ore 8.30 Contatto: Alice Spilla 348 924 6849
TERNI Concentramento: Piazza dell’Orologio, ore 8.30 Contatto: Giorgio Tropeoli 3913400014
Adesioni alla mobilitazione anche da scuole di Assisi, Foligno, Spoleto, Orvieto, Todi, Gualdo Tadino, Gubbio
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“MOLTO PIU’ DELL’URBAN CENTER” 18 NOVEMBRE LINK IN SCIOPERO ANCHE SU SPAZI PER LO STUDIO E L’AGGREGAZIONE Link Coordinamento Universitario Perugia rilancia su un piano complessivo per gli spazi di studio e aggregazione. “non esultiamo per 15 postazioni studio ottenute; siamo migliaia quest'anno e tanti spazi sono ancora chiusi dopo il covid”
Il sindacato degli studenti dell’università scenderà in piazza con un corteo il 18 Novembre, alle ore 8.30 in Piazza Partigiani a Perugia, a fianco di giovani e studenti delle superiori. Oltre diritto alla casa, bollette e trasporti, tra le rivendicazioni universitarie anche un piano su spazi per lo studio e l’aggregazione giovanile e studentesca.
“Il sopralluogo tecnico avvenuto presso lo spazio Urban Center è un segnale positivo, ma non è in alcun modo abbastanza”- afferma Nicola Cardinali, coordinatore di Link Coordinamento Universitario Perugia -”Siamo a quasi due mesi dall’inizio delle lezioni e non si può trionfare per lo sblocco di 15 postazioni studio in un auletta del centro, sono ancora molte le aule studio che non sono state riaperte dopo il covid”
Il sindacato riporta il caso dell’ Aula autogestita San Fiorenzo, in Via della Viola 1, e dell’aula in Piazza Università, spazi per una capienza complessiva di diverse decine di postazioni studio, su cui ancora oggi aleggia il silenzio.
“Abbiamo inviato una richiesta di confronto al Rettore Maurizio Oliviero, per chiedere spiegazioni e spingere alla riapertura delle aule studio esistenti. La situazione sta diventando invivibile e danneggiando tanto gli studenti quanto l’immagine del nostro Ateneo. Dopo una crisi abitativa annunciata che sta allontanando in tanti dalla nostra città, la carenza di postazioni studio sta creando maggiore sfiducia da parte degli studenti. Le biblioteche universitarie in zona centro sono piene, spesso è quasi impossibile prenotare un posto.”- prosegue Cardinali- “il 18 Novembre saremo in ogni caso in piazza per chiedere a Comune e Regione di ascoltarci. Bisogna ragionare su un piano organico sul territorio di spazi in dotazione all’università e di aggregazione per i giovani. Basta trovarsi impreparati!”.
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